
domenica 22 aprile 2007
Ronaldo lancia il Milan verso Manchester Utd

Gp Turchia, Corsi vince nella classe 125

Istanbul, 22 apr. (Adnkronos) - Simone Corsi ha vinto il Gp di Turchia nella classe 125. Il pilota italiano ha battuto in volata lo spagnolo Joan Olive in un duello tutto Aprilia. Corsi ha avuto la meglio in una gara estremamente vivace, soprattutto nella parte finale. Olive ha commesso un errore all'ultima curva, consentendo al ventenne romano di conquistare la prima vittoria della carriera. Al terzo posto, su KTM, si è piazzato il giapponese Tomoyoshi Koyama. Quarto Raffaele De Rosa (Aprilia), che ha chiuso davanti all'ungherese Gabor Talmacsi (Aprilia) e al ceco Lukas Pesez (Derbi). ''Sono stati anni difficili, mi ero un po' scoraggiato, non ottenevo risultati - racconta Corsi ai microfoni di Italia 1 -. Quest'anno mi trovo benissimo con il team e finalmente ho vinto, non mi sembra vero''. ''Il ritmo non era fortissimo - dice il pilota dell'Aprilia -, ma alla fine abbiamo vinto noi. Ho una moto perfetta, e io ci ho messo del mio. Ho aspettato questa vittoria da tanto tempo, è un sogno che si realizza
sabato 21 aprile 2007
Rossi sfreccia, è pole a Istanbul

Valentino davanti a tutti in Turchia nel terzo appuntamento del mondiale. Alle sue spalle l'altra Yamaha di Edwards e la Honda di PedISTANBUL (Turchia) - Seconda pole stagionale per Valentino Rossi. Il vicecampione del mondo della Yamaha partirà davanti a tutti nel Gp della Turchia, terza prova del motomondiale classe MotoGp. Valentino, che aveva conquistato la pole anche nella gara d'esordio in Qatar poi vinta da Stoner, ha girato in 1'52"795 precedendo il compagno di squadra Colin Edwards (1'52"944) e la Honda dello spagnolo Pedrosa (1'52"971). Quarto e quinto posto per le Ducati di Casey Stoner (1'53"375) e Loris Capirossi (1'53"559), sesto il campione del mondo Hayden (Honda, 1'53"613), 14/o Marco Melandri su Honda.
125Pole, la seconda consecutiva dopo Jerez, per Mattia Pasini. L'italiano dell'Aprilia ha girato con il tempo di 2'04"722. Prima fila tutta di marca Aprilia, con lo spagnolo Hector Faubel secondo in 2'04"951 davanti a Simone Corsi, terzo in 2'05"299, e all'ungherese Gabor Talmacsi, quarto in 2'05"372. La seconda fila è aperta dal ceco Lukas Pesek (Derbi - 2'05"386), che precede il giapponese Tomoyoshi Koyama (KTM - 2'05"434), lo spagnolo Joan Olive (Aprilia - 2'05"748) e l'austriaco Michael Randeser (Derbi - 2'06"051).rosa. In seconda fila le Ducati e Hayden. In 125
125Pole, la seconda consecutiva dopo Jerez, per Mattia Pasini. L'italiano dell'Aprilia ha girato con il tempo di 2'04"722. Prima fila tutta di marca Aprilia, con lo spagnolo Hector Faubel secondo in 2'04"951 davanti a Simone Corsi, terzo in 2'05"299, e all'ungherese Gabor Talmacsi, quarto in 2'05"372. La seconda fila è aperta dal ceco Lukas Pesek (Derbi - 2'05"386), che precede il giapponese Tomoyoshi Koyama (KTM - 2'05"434), lo spagnolo Joan Olive (Aprilia - 2'05"748) e l'austriaco Michael Randeser (Derbi - 2'06"051).rosa. In seconda fila le Ducati e Hayden. In 125
venerdì 20 aprile 2007
Turchia: libere, Stoner il migliore

ISTANBUL, 20 APR- Valentino Rossi non e' andato oltre il 4/o tempo nelle libere del Gp di Turchia classe MotoGp che hanno visto svettare la Ducati di Stoner. L'australiano ha girato in 1'54"200, precedendo di 0"779 il compagno Loris Capirossi. Terzo John Hopkins (Suzuki, a 0"862) davanti a Valentino Rossi staccato di 0"920. Marco Melandri e' incappato in un'innocua scivolata ed ha concluso decimo, a 1"710 da Stoner. Nella 1/a sessione, con pista sporca, il piu' veloce era stato Edwards con la Yamaha (1'57"422).
Berdych in semifinale

La vittoria, splendida per come è arrivata, è giunta al terzo set dopo la rincorsa nelle prime due partite. Tanta sofferenza per Berdych nella prima ora di partita dove lascia sempre il pallino del gioco in mano a Soderling che vince il primo set segnando il break decisivo chiudendo così sul 7-5.
Fra la prima e la seconda partita sono 5 i giochi consecutivi in favore dello svedese che conduce 3-0 nel secondo set. Sembra in fase calante Berdych che, però, da qui, fa partire la sua incredibile rimonta.
Doppia l'avversario nel computo dei game conquistati di fila (saranno dodici alla fine), chiude il secondo set 6-3 e va a stravincere 6-0 il terzo in cui, va detto, Soderling non c'è più. Ora, in semifinale, il ceco aspetta il vincente fra Kohlschreiber e Nadal.
Messi è il nuovo Maradona

Prova tv, due giornate ad Adriano per simulazione

MILANO, 19 aprile 2007 - Il giudice sportivo ha squalificato per due giornate Adriano (Inter) con la prova televisiva per simulazione nel corso della partita di ieri contro la Roma. Secondo il giudice, la caduta di Adriano "non è stata preceduta da alcun significativo contatto con il corpo del portiere avversario" e quindi "non è motivata la concessione del rigore". L'errore dell'arbitro è stato determinato "dal consapevole comportamento di Adriano che, come le immagini documentano, aveva preordinato la simulazione trascinando innaturalmente sul manto erboso il piede sinistro, alla ricerca di un contatto con il corpo del portiere, in concreto non ottenuto".
RICORSO IMMEDIATO - In un comunicato l'Inter ha fatto sapere che procederà a un ricorso d'urgenza. "F.C. Internazionale - si legge in una nota - comunica che sarà proposto ricorso d'urgenza in merito alla squalifica per 2 giornate di campionato inflitta oggi ad Adriano dal Giudice Sportivo con l'utilizzo della prova tv".
GLI ALTRI - Tra le altre decisioni importanti la squalifica (sempre con la prova tv) di Behrami (Lazio) per un turno e l'"assoluzione" di Sammarco del Chievo, che era stato espulso dal direttore di gara. Per il resto il Giudice ha inflitto tre giornate a Morello (Messina), due a D'Aversa (Messina), una a Bellini (Atalanta), Zauri (Lazio), Portanova, Bertotto, Molinaro (Siena), Accardi, Quagliarella (Sampdoria), Mancini, Mexes, Pizarro (Roma), Bianco (Cagliari), Foglio, Melara (Ascoli), Galante, Morrone (Livorno), Figo (Inter), Parisi, Pestrin (Messina). Tra le società ammende ad Ascoli (5.000 euro), Roma (2.000 euro), Cagliari, Reggina (1.500 euro), Inter (1.000 euro). Tra i dirigenti squalifica per un turno e ammenda di 2.000 euro per Melli (Parma).
RICORSO IMMEDIATO - In un comunicato l'Inter ha fatto sapere che procederà a un ricorso d'urgenza. "F.C. Internazionale - si legge in una nota - comunica che sarà proposto ricorso d'urgenza in merito alla squalifica per 2 giornate di campionato inflitta oggi ad Adriano dal Giudice Sportivo con l'utilizzo della prova tv".
GLI ALTRI - Tra le altre decisioni importanti la squalifica (sempre con la prova tv) di Behrami (Lazio) per un turno e l'"assoluzione" di Sammarco del Chievo, che era stato espulso dal direttore di gara. Per il resto il Giudice ha inflitto tre giornate a Morello (Messina), due a D'Aversa (Messina), una a Bellini (Atalanta), Zauri (Lazio), Portanova, Bertotto, Molinaro (Siena), Accardi, Quagliarella (Sampdoria), Mancini, Mexes, Pizarro (Roma), Bianco (Cagliari), Foglio, Melara (Ascoli), Galante, Morrone (Livorno), Figo (Inter), Parisi, Pestrin (Messina). Tra le società ammende ad Ascoli (5.000 euro), Roma (2.000 euro), Cagliari, Reggina (1.500 euro), Inter (1.000 euro). Tra i dirigenti squalifica per un turno e ammenda di 2.000 euro per Melli (Parma).
Sospesi Paparesta, Bertini

19 aprile 2007 - Il presidente del'Aia, Cesare Gussoni, ha disposto la sospensione cautelare di sette arbitri e due assistenti alla luce degli avvisi di conclusione delle indagini preliminari emessi dalla procura di Napoli. Gli arbitri sospesi sono: Paolo Bertini, Stefano Cassarà, Antonio Dattilo, Marco Gabriele, Gianluca Paparesta, Tiziano Pieri e Salvatore Racalbuto. I due assistenti sono Marcello Ambrosino e Duccio Baglioni.
giovedì 19 aprile 2007
Atp Montecarlo: Nadal ai quarti

MONTECARLO, 19 APR-Nadal accede ai quarti del torneo Atp di Montecarlo battendo il belga Vliegen per 6-1, 6-1. Passano anche Ferrero, Gasquet e Kohlschreiber. Ferrero (n.16) ha invece battuto il russo Andreev per 6-3, 6-3, mentre il francese Gasquet (n.11) ha sconfitto il croato Ljubicic (n.7) per 6-3, 6-7 (5/7), 7-5. Infine il tedesco Kohlschreiber ha battuto lo spagnolo Garcia Lopez per 5-7, 7-6 (7/4), 7-6 (7/4). I quarti: Federer-Ferrer, Ferrero-Gasquet, Nadal-Kohlschreiber e Soderling-Berdych.
Pele', presto per valutare C. Ronaldo



LONDRA,19 APR- "E' ancora presto" per giudicare l'attaccante portoghese del Manchester United Cristiano Ronaldo un grande calciatore. E' l'opinione di Pele'. "Io penso - ha aggiunto - che comparare Cristiano ai grandi giocatori e' prematuro. Noi dobbiamo aspettare un po', vedere se in uno o due anni restera' allo stesso livello. Oggi e' un buon giocatore. Gioca molto bene in Inghilterra. Ma e' molto presto per farne il miglior giocatore del mondo. C'e Kaka' che gioca molto bene ed e' allo stesso livello".
Mancini: "Abbiamo il timore del tennista sul match ball"

Forse è meglio che l'inter abbia rimandato i festeggiamenti... così i giornali avranno modo di riempire ancora per una o due settimane i loro giornali..
"Speravamo di concludere il campionato imbattuti, questa sconfitta mi dà più fastidio in questa chiave che non per la festa rimandata. Nel primo tempo la Roma ha giocato sicuramente meglio di noi, nella ripresa ho visto un'ottima Inter, purtroppo non siamo riusciti a segnare ed è invece arrivato nel finale, in maniera piuttosto casuale, il gol del 2-1 di Totti. Forse ci è venuto un po' il braccio del tennista, che porta a sbagliare qualche match ball, ma il secondo tempo di oggi e quello col Palermo confermano che l'Inter è una grande squadra".Queste le prime parole di Roberto Mancini dopo la sconfitta dell'Inter con la Roma.
mercoledì 18 aprile 2007
Berlusconi: "Pronti 100 milioni per Ronaldinho"

Notizia di 4 ore fa....per tutti i tifosi milanisti speriamo di trovarci 2 regali: 1) sperare in martedì 24 aprile.. ( in bocca al lupo!!!) e 2) di trovare anche se in ritardo nell'uovo di pasqua Ronaldinho..
Il presidente ha confidato :MILANO, 18 aprile 2007 - “Ho messo da parte 100 milioni di euro per Ronaldinho”. Non può essere uno qualsiasi a sbilanciarsi in una dichiarazione così importante. Infatti la confidenza è di Silvio Berlusconi, presidente del Milan e primo sponsor di questa grande operazione a cui il club rossonero sta lavorando con evidente impegno ormai dalla scorsa estate.
L’AMMISSIONE - L’indiscrezione non arriva da ambienti calcistici. L’ex premier in questi giorni ha avuto un bel po’ di incontri politici. A prescindere dalla visita a Vladimir Putin. E in una di queste conversazioni ufficiali s’è lasciato andare sull’amato tema calcistico e ha fatto la significativa ammissione, sorprendendo non poco i suoi interlocutori, appassionati di calcio ma non al punto da preventivare un investimento per molti versi sbalorditivo.
IL BUDGET - Proviamo, allora, a dare una lettura più tecnica dell’esternazione del numero uno rossonero. Va messo nel conto che Ronaldinho già guadagna 8 milioni di euro netti all’anno al Barcellona. E chiede un aumento. Ipotizziamo, allora, che il Milan gli offra nove milione netti a stagione. Al lordo, quindi diventano diciotto. Se poi moltiplichiamo per cinque anni questa cifra, solo d’ingaggio s’arriva a un investimento di novanta milioni di euro. Quindi quanti soldi resterebbero per il Barcellona? Non pochi secondo questi calcoli: solo 10 milioni. Allora il Milan sarebbe costretto a fare delle cessioni per finanziare questo clamoroso ingaggio? E’ un’ipotesi. Ma va anche detto che l’ingaggio di un giocatore viene ammortizzato a bilancio sulle varie stagioni per il quale viene messo sotto contratto. Quindi è verosimile pensare che il proprietario del Milan ha messo i preventivo di accontentare il Barça (che valuta il brasiliano almeno 60 milioni di euro) senza impoverire l’attuale rosa di Carlo Ancelotti. Al contrario.
IL BLITZ - In ogni caso il Milan deve fare i conti con la volontà del club catalano e delle sue scelte strategiche per la prossima stagione. In quest’ottica saranno importante le prossime settimane. Molto dipende, infatti, dall’esito della trattativa di Ronaldinho con il suo attuale club per rinnovare il contratto ora in scadenza nel 2010. A giorni nella città catalana è previsto l’arrivo di Roberto Assis, fratello-agente, che negli ultimi tempi ha mandato chiari segnali di attenzione al club rossonero. Evidentemente il corteggiamento rossonero ha già prodotto i suoi effetti. Adriano Galliani s’è mosso per tempo, anche se con cautela: non vuole indispettire un club amico come il Barcellona...
LA COLONIA - Comunque sia in casa milanista sono in tanti a tifare per il felice esito dell’ambiziosa operazione. Più di tutti i campioni brasiliani che già vestono la maglia rossonera: Kaka e Ronaldo. Anche loro hanno speso più di una parola in pubblico (ma soprattutto in privato...) per invogliare la stella di Porto Alegre a compiere quest’importante passo. Adriano Galliani in questi giorni è concentrato sul doppio sprint Champions-campionato, ma a breve tutte le attenzioni saranno per Ronaldinho. Lo vuole Berlusconi.
L’AMMISSIONE - L’indiscrezione non arriva da ambienti calcistici. L’ex premier in questi giorni ha avuto un bel po’ di incontri politici. A prescindere dalla visita a Vladimir Putin. E in una di queste conversazioni ufficiali s’è lasciato andare sull’amato tema calcistico e ha fatto la significativa ammissione, sorprendendo non poco i suoi interlocutori, appassionati di calcio ma non al punto da preventivare un investimento per molti versi sbalorditivo.
IL BUDGET - Proviamo, allora, a dare una lettura più tecnica dell’esternazione del numero uno rossonero. Va messo nel conto che Ronaldinho già guadagna 8 milioni di euro netti all’anno al Barcellona. E chiede un aumento. Ipotizziamo, allora, che il Milan gli offra nove milione netti a stagione. Al lordo, quindi diventano diciotto. Se poi moltiplichiamo per cinque anni questa cifra, solo d’ingaggio s’arriva a un investimento di novanta milioni di euro. Quindi quanti soldi resterebbero per il Barcellona? Non pochi secondo questi calcoli: solo 10 milioni. Allora il Milan sarebbe costretto a fare delle cessioni per finanziare questo clamoroso ingaggio? E’ un’ipotesi. Ma va anche detto che l’ingaggio di un giocatore viene ammortizzato a bilancio sulle varie stagioni per il quale viene messo sotto contratto. Quindi è verosimile pensare che il proprietario del Milan ha messo i preventivo di accontentare il Barça (che valuta il brasiliano almeno 60 milioni di euro) senza impoverire l’attuale rosa di Carlo Ancelotti. Al contrario.
IL BLITZ - In ogni caso il Milan deve fare i conti con la volontà del club catalano e delle sue scelte strategiche per la prossima stagione. In quest’ottica saranno importante le prossime settimane. Molto dipende, infatti, dall’esito della trattativa di Ronaldinho con il suo attuale club per rinnovare il contratto ora in scadenza nel 2010. A giorni nella città catalana è previsto l’arrivo di Roberto Assis, fratello-agente, che negli ultimi tempi ha mandato chiari segnali di attenzione al club rossonero. Evidentemente il corteggiamento rossonero ha già prodotto i suoi effetti. Adriano Galliani s’è mosso per tempo, anche se con cautela: non vuole indispettire un club amico come il Barcellona...
LA COLONIA - Comunque sia in casa milanista sono in tanti a tifare per il felice esito dell’ambiziosa operazione. Più di tutti i campioni brasiliani che già vestono la maglia rossonera: Kaka e Ronaldo. Anche loro hanno speso più di una parola in pubblico (ma soprattutto in privato...) per invogliare la stella di Porto Alegre a compiere quest’importante passo. Adriano Galliani in questi giorni è concentrato sul doppio sprint Champions-campionato, ma a breve tutte le attenzioni saranno per Ronaldinho. Lo vuole Berlusconi.
Il Genoa è inarrestabile

GENOVA, 17 aprile 2007 - Il Genoa vince ancora. Per la quinta volta consecutiva. Batte il Vicenza 2-0 senza scintillare, con gol di Carobbio e Gasparetto. Uno per tempo. Gasperini festeggia così nel modo migliore le 100 panchine in serie B. Il successo odierno è stato più sofferto di quanto dica il risultato: il Vicenza nel primo tempo ha giocato bene, sfiorando la rete a più riprese. Ma proprio per questo la vittoria assume il valore di una prova di maturità per Di Vaio e compagni, che hanno saputo incamerare i tre punti anche in una giornata difficile, e contro un avversario che poteva essere sottovalutato, specialmente in vista della Juventus. Invece, il turnover è andato a buon fine, e il Napoli è tenuto a distanza. Il Vicenza è stato sfortunato ma sprecone nel primo tempo, e nella ripresa ci ha messo l'anima, ma ha creato pochino. La prestazione della squadra di Gregucci (oggi in tribuna squalificato) è stata comunque confortante al cospetto di un avversario più forte.
PRIMO TEMPO - Divertente. A sorpresa gioca meglio il Vicenza. Che parte forte, senza nessuna pressione addosso, e punge spesso e volentieri grazie al moto perpetuo di Schwoch, vecchio bucaniere dell'area di rigore, che gioca sempre sul filo del fuorigioco mettendo in difficoltà la retroguardia di Gasperini, priva di De Rosa e Criscito (buono solo per l'ultimo quarto d'ora). I veneti vanno vicini al vantaggio con Zeytulaev, che calcia appena fuori l'interno destro a centroarea sul suggerimento dalla fascia destra di Foti, abile in rifinitura. Il Genoa stenta a sviluppare gioco, soffre l'assenza di Rossi (in panchina) sulla destra, e l'inferiorità numerica a centrocampo con gli esterni del tridente (Leon e Di Vaio) costretti a continui ripiegamenti. Dalla mezz'ora i padroni di casa crescono: Galeoto invovina un passaggio filtrante in area dalla destra per Di Vaio, che spedisce di sinistro a lato da buona posizione. Poi arriva il gol di Carobbio, il primo di questo campionato con il Genoa del centrocampista ex Reggina. Lo segna con una punizione potente dal limite dell'area che non lascia scampo a Zancopè. Il Vicenza reagisce subito. Schwoch si procura e poi dilapida due occasioni in contropiede: prima spreca concludendo altissimo, poi è bravo Rubinho a respingere il suo tocco ravvicinato in uscita bassa. Squadre al riposo sull'1-0, risultato ingeneroso per il Vicenza.
LA RIPRESA - Il ritmo di gara cala. Dopo i primi 5' di forcing biancorosso il Genoa gestisce il vantaggio, riducendo al minimo i pericoli, facendo possesso palla. Giostra soprattutto in orizzontale, attento a non scoprirsi. Bravo Leon, il migliore in campo, che conquista punizioni una dietro l'altra, ispirato e in eccellente condizione fisica, che gli consente di farsi tutta la fascia destra. È proprio il sudamericano a sfiorare l'eurogol dopo una percussione centrale culminata in un sinistro potente finito a lato di un soffio. Il Vicenza attacca, generoso, ma poco incisivo, ed è il Genoa a trovare il raddoppio. Sventola sottomisura di Coppola, la solita bussola in mezzo al campo, Zancopè si supera nella respinta, ma non può nulla sul tap in di Gasparetto. Quinto gol del centravanti e gara chiusa. Il Genoa non si ferma più, e si conferma seconda forza del campionato.
PRIMO TEMPO - Divertente. A sorpresa gioca meglio il Vicenza. Che parte forte, senza nessuna pressione addosso, e punge spesso e volentieri grazie al moto perpetuo di Schwoch, vecchio bucaniere dell'area di rigore, che gioca sempre sul filo del fuorigioco mettendo in difficoltà la retroguardia di Gasperini, priva di De Rosa e Criscito (buono solo per l'ultimo quarto d'ora). I veneti vanno vicini al vantaggio con Zeytulaev, che calcia appena fuori l'interno destro a centroarea sul suggerimento dalla fascia destra di Foti, abile in rifinitura. Il Genoa stenta a sviluppare gioco, soffre l'assenza di Rossi (in panchina) sulla destra, e l'inferiorità numerica a centrocampo con gli esterni del tridente (Leon e Di Vaio) costretti a continui ripiegamenti. Dalla mezz'ora i padroni di casa crescono: Galeoto invovina un passaggio filtrante in area dalla destra per Di Vaio, che spedisce di sinistro a lato da buona posizione. Poi arriva il gol di Carobbio, il primo di questo campionato con il Genoa del centrocampista ex Reggina. Lo segna con una punizione potente dal limite dell'area che non lascia scampo a Zancopè. Il Vicenza reagisce subito. Schwoch si procura e poi dilapida due occasioni in contropiede: prima spreca concludendo altissimo, poi è bravo Rubinho a respingere il suo tocco ravvicinato in uscita bassa. Squadre al riposo sull'1-0, risultato ingeneroso per il Vicenza.
LA RIPRESA - Il ritmo di gara cala. Dopo i primi 5' di forcing biancorosso il Genoa gestisce il vantaggio, riducendo al minimo i pericoli, facendo possesso palla. Giostra soprattutto in orizzontale, attento a non scoprirsi. Bravo Leon, il migliore in campo, che conquista punizioni una dietro l'altra, ispirato e in eccellente condizione fisica, che gli consente di farsi tutta la fascia destra. È proprio il sudamericano a sfiorare l'eurogol dopo una percussione centrale culminata in un sinistro potente finito a lato di un soffio. Il Vicenza attacca, generoso, ma poco incisivo, ed è il Genoa a trovare il raddoppio. Sventola sottomisura di Coppola, la solita bussola in mezzo al campo, Zancopè si supera nella respinta, ma non può nulla sul tap in di Gasparetto. Quinto gol del centravanti e gara chiusa. Il Genoa non si ferma più, e si conferma seconda forza del campionato.
Juve frenata dal Rimini

TORINO, 17 aprile 2007 - All'Olimpico di Torino una delle migliori Juventus della stagione non va oltre lo 0-0 col Rimini ma esce tra gli applausi, potendo guardare allo scontro diretto col Genoa consapevole dei propri mezzi. Anche perché per tutta la ripresa ha giocato in 10, ma non ha mai rinunciato a martellare la difesa di un attento Rimini.
HANDANOVIC SUPERLATIVO - Primo tempo come da copione. Con la Juve subito aggressiva, magari inizialmente non piacevolissima nel gioco ma sempre in grado di produrre la giocata decisiva con la fantasia del trio Camoranesi-Nedved-Del Piero. E con il Rimini che inizialmente soffre ma che poi acquista sicurezza, grazie innanzitutto a un Handanovic in serata superlativa e poi a un gioco veloce, a palla bassa e ben difesa, che a tratti crea qualche affanno alla difesa bianconera. Addirittura nella fase centrale del tempo i romagnoli sembrano in grado di controllare la gara. Poi però, con l'avvicinarsi dell'intervallo, la Juve torna a premere sull'acceleratore, e fioccano le occasioni: con Nedved più volte a tu per tu col portiere (fino a reclamare un rigore per atterramento da parte di un difensore) e con Del Piero, fino alla traversa di Trezeguet allo scadere.RIPRESA IN 10 - Si riprende con la Juve in 10 perché al rientro in spogliatoio le polemiche sul rigore negato a Nedved sono tutt'altro che sopite: Balzaretti esagera con l'arbitro e viene espulso, togliendo alla sua squadra la preziosa spinta sulla fascia sinistra che aveva offerto nel primo tempo. Ma la musica non cambia: il Rimini ci prova ma è la Juve a produrre le occasioni, impegnando a più riprese lo spettacolare Handanovic, che per esempio vola all'incrocio dei pali a deviare una magistrale punizione di Del Piero. Poi però sale la tensione, il gioco si incattivisce e la Juve perde di efficacia, fino a rischiare il clamoroso 0-1 quando Valiani non trova la porta da due passi. Ma poi è ancora Juve, che anche nel recupero è ancora a un soffio dal gol con Palladino: ma stasera la porta è proprio stregata
HANDANOVIC SUPERLATIVO - Primo tempo come da copione. Con la Juve subito aggressiva, magari inizialmente non piacevolissima nel gioco ma sempre in grado di produrre la giocata decisiva con la fantasia del trio Camoranesi-Nedved-Del Piero. E con il Rimini che inizialmente soffre ma che poi acquista sicurezza, grazie innanzitutto a un Handanovic in serata superlativa e poi a un gioco veloce, a palla bassa e ben difesa, che a tratti crea qualche affanno alla difesa bianconera. Addirittura nella fase centrale del tempo i romagnoli sembrano in grado di controllare la gara. Poi però, con l'avvicinarsi dell'intervallo, la Juve torna a premere sull'acceleratore, e fioccano le occasioni: con Nedved più volte a tu per tu col portiere (fino a reclamare un rigore per atterramento da parte di un difensore) e con Del Piero, fino alla traversa di Trezeguet allo scadere.RIPRESA IN 10 - Si riprende con la Juve in 10 perché al rientro in spogliatoio le polemiche sul rigore negato a Nedved sono tutt'altro che sopite: Balzaretti esagera con l'arbitro e viene espulso, togliendo alla sua squadra la preziosa spinta sulla fascia sinistra che aveva offerto nel primo tempo. Ma la musica non cambia: il Rimini ci prova ma è la Juve a produrre le occasioni, impegnando a più riprese lo spettacolare Handanovic, che per esempio vola all'incrocio dei pali a deviare una magistrale punizione di Del Piero. Poi però sale la tensione, il gioco si incattivisce e la Juve perde di efficacia, fino a rischiare il clamoroso 0-1 quando Valiani non trova la porta da due passi. Ma poi è ancora Juve, che anche nel recupero è ancora a un soffio dal gol con Palladino: ma stasera la porta è proprio stregata
mercoledì 4 aprile 2007
SBK: STRANA DONINGTON

Domenica a Donington, in Gran Bretagna, si è disputato il 3° round del Mondiale Superbike.
Che si trattasse di una gara strana non lo si poteva certo intuire, anzi a guardare i pronostici e le prove si pensava che la vittoria in entrambe le manche fosse cosa scontata, già in mano al campione del mondo in carica, l’australiano della Ducati Troy Bayliss, con Toseland, attuale leader del campionato pronto a giocargli un brutto scherzo.
E invece nulla è andato come previsto. Bayliss cade in Gara1 dopo pochi giro riportando una grave ferita che lo costringerà a non prender parte a Gara2. Nel frattempo Toseland vince in Gara1 ma nella 2°manche, mentre poteva scappare in classifica, rompe il motore della sua Honda dando un forte scossone al campionato e riaprendo la lotta per il titolo.
La caduta che ha interessato il due volte campione del mondo si è rivelata molto grave poiché cadendo il mignolo della mano destra ha subito lesioni così gravi da far si che si decidesse per l’amputazione di 2 falangi del dito interessato. A noi non resta che augurare una pronta guarigione al pilota Ducati, anche se dovrebbe essere già in pista per Valencia.
Guarda il video della caduta di Troy Bayliss:
Gara1 vede, come detto, Toseland vincitore approfittando della scivolata del pilota Ducati. Nel frattempo Biaggi partito indietro, nonostante una non certo brillante partenza (cosa che viste anche le precedenti gare sembra necessitare di urgente correzione) che lo caccia nel bel mezzo del gruppone, recupera fino al terzo posto finale riuscendo a superare Haga, ma non il compagno di squadra del giapponese, Corser che chiude al secondo posto.
COSI’ AL TRAGUARDO
1° Toseland
2° Corser
3° Biaggi
In Gara2 Toseland scappa, ma dopo pochi giri è costretto al ritiro a causa di un guasto al motore, rischiando oltretutto di farsi centrare in pieno dal duo dei piloti Yamaha, Haga e Corser, e dallo stesso Biaggi che anche grazie ad una partenza migliore della prima si ritrova, usufruendo del ritiro dell’Inglese, 3° e in forte rimonta.
Infatti in poco tempo recupera il distacco dalle due Yamaha e in breve le sorpassa portandosi in testa alla corsa. Sembra poter scappare, ma gli altri non mollano, e soprattutto Haga sembra essere in grado di reggere senza problemi il ritmo imposto dall’Italiano. Così si arriva all’ultimo giro della corsa, Biaggi si difende bene, chiude gli spazi e Haga non passa, ma all’ultima curva del circuito, quando le posizioni sembravano ormai stabilite Biaggi arriva leggermente lungo, spalancando la porta e lasciando passare senza problemi il giapponese.
Un vero peccato perché con questo secondo posto Biaggi è ora 2° nella classifica generale, sempre guidata da Toseland, a 5 punti dal leader, che sono i punti persi all’ultima curva della corsa.
COSI’ AL TRAGUARDO
1° Haga
2° Biaggi
3° Corser
LA CLASSIFICA
1° Toseland (115 punti)
2° Biaggi (110 punti)
3° Haga (88 punti)
mercoledì 28 marzo 2007
Sempre più forti!
Nella terza giornata del Sei Nazioni 2007, disputata il 24 febbraio 2007, la nazionale italiana di rugby conquista per la prima volta una vittoria esterna nel torneo, battendo ad Edimburgo la nazionale scozzese col punteggio di 17 a 37; dopo soli sei minuti di gioco l'Italia è già in vantaggio per 0-21 poi, resistendo alla veemente reazione degli scozzesi, riesce a chiudere il match con sicurezza e Troncon è nuovamente "Man Of The Match".
Questa vittoria consente all'Italia di entrare a far parte delle prime dieci squadre più forti al mondo secondo la classifica della IRB, posizione migliorata (8^) dopo la successiva vittoria casalinga contro il Galles per 23-20 con meta di Mauro Bergamasco a 3 minuti dalla fine e con Sergio Parisse eletto "Man Of The Match". Tutto questo è molto importante perchè dimostra, nonostante la sconfitta contro l'Irlanda che ci ha esclusi dalla vittoria del torneo, che la nostra nazionale di rugby sta decisamente crescendo...Forza ragazzi, alla prossima vinceremo tutto!!! :-)
Questa vittoria consente all'Italia di entrare a far parte delle prime dieci squadre più forti al mondo secondo la classifica della IRB, posizione migliorata (8^) dopo la successiva vittoria casalinga contro il Galles per 23-20 con meta di Mauro Bergamasco a 3 minuti dalla fine e con Sergio Parisse eletto "Man Of The Match". Tutto questo è molto importante perchè dimostra, nonostante la sconfitta contro l'Irlanda che ci ha esclusi dalla vittoria del torneo, che la nostra nazionale di rugby sta decisamente crescendo...Forza ragazzi, alla prossima vinceremo tutto!!! :-)
Calciomercato: Ronaldinho al Milan...A Ronaldo piacerebbe!


Il dott. Rossi torna a vincere

Valentino domina il Gp di Spagna e interrompe il digiuno che durava da 5 corse.
Jerez (Spagna) - È come un tre a zero in trasferta, sul campo della diretta rivale per lo scudetto. Valentino Rossi schiaffeggia (metaforicamen-te) Dani Pedrosa, la cui pole al sabato porta bene solo al sette volte campione del mondo, che al secondo appuntamento della stagione, il Gp di Spa-gna, domina come ai vecchi tempi, concede all'avversario solo un giro per poi condurre una cavalcata solitaria fino alla bandiera a scacchi. Dice di aver goduto, il Dottore, che campa di adrenalina e vittorie, che però mancavano da cinque gare, un digiuno quasi insopportabile per chi aveva il vezzo di lasciare agli altri le briciole su quasi tutte le piste del mondo.
Valentino sfreccia con una Yamaha competitiva al massimo dopo qualche problema di pneumatici e fa 85, un bottino di centri nel motomondiale (59 nella classe regina) che fotografa nitidamente la dimensione di un campione vero.
In barba alle simulazioni dei test, che volevano la Honda del giovane Pedrosa quasi inacciuffabile, Rossi ha spinto a tutta, ha sempre tenuto a bada la foga del padrone di casa e, in sella ad una Yamaha che ha condotto al terzo podio anche Colin Edwards, si è affacciato di nuovo in testa alla classifica piloti con 45 punti, la somma del secondo posto in Qatar e del primo in Spagna. Dopo un avvio quantomeno stentato, l'australiano della Ducati Casey Stoner, il trionfatore di Losail, salva il salvabile e finisce quinto, tra le Honda degli spagnoli Toni Elias (quarto) e Carlos Checa (quinto). Settimo l'iridato in carica su Honda, lo yankee Nicky Hayden, solo ottavo Marco Melandri su Honda, fa ancora peggio Loris Capirossi su Ducati, che chiude il suo stentatissimo weekend con la dodicesima piazza.
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