domenica 22 aprile 2007

Ronaldo lancia il Milan verso Manchester Utd

MILANO - L'altro Milan, quello delle seconde linee più Ronaldo e pochi altri, si sbarazza del Cagliari con una doppietta del Fenomeno, che porta a 7 i suoi gol in rossonero, e con uno spettacolare gol su punizione di Pirlo. Niente di meglio per lanciare la squadra verso il cruciale appuntamento di Manchester, dove Ronaldo sarà in campo solo col cuore e col pensiero. E' stata una partita bella solo per brevi momenti, e il Cagliari ha provato a giocarsela sul serio quando ormai era troppo tardi, dopo aver trovato il gol su rigore quando Ronaldo aveva già segnato i suoi due, per la gioia della curva e di Berlusconi, che non finirà mai di rimpiangere di non averlo acchiappato a inizio stagione. Gara poco bella, ma alla fine di sostanza, soprattutto come verifica per un Milan che conferma di essersi ritrovato in pieno, con tutti gli uomini del suo organico (anche per chi, come Kaladze responsabile del rigore e alla fine espulso, ha vissuto una serata sfortunata). E' il Milan del super-turnover, in campo ci sono soltanto due undicesimi (Gattuso e Seedorf) o forse tre (col portiere Kalac ) della squadra che martedì sera giocherà titolare a Manchester nella prima semifinale di Champions. Piccolo e doveroso turnover anche nel Cagliari: Giampaolo pensa alla prossima sfida col Parma, in chiave salvezza, ma soprattutto non può disporre di Esposito e Conticchio, oltre allo squalificato Bianco. Per la prima volta tra i rossoblù gioca dall'inizio il centrale difensivo Canini.Serpeggia un po' di noia nelle fasi iniziali: il Milan stenta a carburare, ed è il Cagliari il primo a provarci sul serio, con un rasoterra di Conti su punizione, bloccato da Kalac. Ma i rossoneri salgono presto di tono, grazie soprattutto a Seedorf. Un gran tiro dalla distanza di Brocchi al 12', respinto bene da Chimenti, anticipa di poco l'azione del gol milanista, il sesto gol di Ronaldo in rossonero. E' il 14': fa quasi tutto Seedorf in contropiede, palla sulla destra a Cafu, cross nell'area piccola e deviazione corta in rete di Ronaldo. A nome di tutto il popolo rossonero, Silvio Berlusconi in tribuna gioisce levando le braccia al cielo per il suo "bel" Ronaldo. Invano i cagliaritani protestano per un fallo in corsa di Cafu su Del Grosso. A parte un salvataggio in extremis di Lopez su Ronaldo (24'), succede ben poco di notevole fino ai 10' finali, quando la gara si scalda a cominciare da un rigore inutilmente reclamato dal Cagliari per spallata di Kaladze su Suazo lanciato a rete. Da segnalare una bella parata su tiro potente di Oliveira favorito da un errore di Pisano. Cauto avvio di ripresa da una parte e dall'altra, con un'occasione per Capone e una per Ronaldo. Ancelotti decide di far riposare Gattuso e Seedorf, e inserisce Ambrosini e Pirlo, disponendo la squadra con un 4-4-2. Dall'altra parte Langella sostituisce D'Agostino. La gara s'infiamma su una serie di contropiede rossoneri: al 23' Ronaldo manca l'aggancio per il gol su cross di Oliveira, ma un minuto dopo il Fenomeno non sbaglia: cross di Cafu e spettacolare deviazione di petto in rete. San Siro applaude, ma il Cagliari non demorde: Capone è il più incisivo, tanto che trova il fallo da rigore commesso su di lui da Kaladze, che viene ammonito. Suazo trasforma, ma dopo pochi minuti è Pirlo a ristabilire definitivamente le distanze con uno spettacolare gol su punizione. Si combatte comunque fino all'ultimo, col Cagliari che insiste e fa espellere Kaladze, al suo secondo fallo da ammonizione su Capone. E nel lungo recupero Chimenti evita il 4-1 con una bella respinta su tiro di Oliveira.

Gp Turchia, Corsi vince nella classe 125


Istanbul, 22 apr. (Adnkronos) - Simone Corsi ha vinto il Gp di Turchia nella classe 125. Il pilota italiano ha battuto in volata lo spagnolo Joan Olive in un duello tutto Aprilia. Corsi ha avuto la meglio in una gara estremamente vivace, soprattutto nella parte finale. Olive ha commesso un errore all'ultima curva, consentendo al ventenne romano di conquistare la prima vittoria della carriera. Al terzo posto, su KTM, si è piazzato il giapponese Tomoyoshi Koyama. Quarto Raffaele De Rosa (Aprilia), che ha chiuso davanti all'ungherese Gabor Talmacsi (Aprilia) e al ceco Lukas Pesez (Derbi). ''Sono stati anni difficili, mi ero un po' scoraggiato, non ottenevo risultati - racconta Corsi ai microfoni di Italia 1 -. Quest'anno mi trovo benissimo con il team e finalmente ho vinto, non mi sembra vero''. ''Il ritmo non era fortissimo - dice il pilota dell'Aprilia -, ma alla fine abbiamo vinto noi. Ho una moto perfetta, e io ci ho messo del mio. Ho aspettato questa vittoria da tanto tempo, è un sogno che si realizza

sabato 21 aprile 2007

Rossi sfreccia, è pole a Istanbul


Valentino davanti a tutti in Turchia nel terzo appuntamento del mondiale. Alle sue spalle l'altra Yamaha di Edwards e la Honda di PedISTANBUL (Turchia) - Seconda pole stagionale per Valentino Rossi. Il vicecampione del mondo della Yamaha partirà davanti a tutti nel Gp della Turchia, terza prova del motomondiale classe MotoGp. Valentino, che aveva conquistato la pole anche nella gara d'esordio in Qatar poi vinta da Stoner, ha girato in 1'52"795 precedendo il compagno di squadra Colin Edwards (1'52"944) e la Honda dello spagnolo Pedrosa (1'52"971). Quarto e quinto posto per le Ducati di Casey Stoner (1'53"375) e Loris Capirossi (1'53"559), sesto il campione del mondo Hayden (Honda, 1'53"613), 14/o Marco Melandri su Honda.
125Pole, la seconda consecutiva dopo Jerez, per Mattia Pasini. L'italiano dell'Aprilia ha girato con il tempo di 2'04"722. Prima fila tutta di marca Aprilia, con lo spagnolo Hector Faubel secondo in 2'04"951 davanti a Simone Corsi, terzo in 2'05"299, e all'ungherese Gabor Talmacsi, quarto in 2'05"372. La seconda fila è aperta dal ceco Lukas Pesek (Derbi - 2'05"386), che precede il giapponese Tomoyoshi Koyama (KTM - 2'05"434), lo spagnolo Joan Olive (Aprilia - 2'05"748) e l'austriaco Michael Randeser (Derbi - 2'06"051).rosa. In seconda fila le Ducati e Hayden. In 125

venerdì 20 aprile 2007

Turchia: libere, Stoner il migliore


ISTANBUL, 20 APR- Valentino Rossi non e' andato oltre il 4/o tempo nelle libere del Gp di Turchia classe MotoGp che hanno visto svettare la Ducati di Stoner. L'australiano ha girato in 1'54"200, precedendo di 0"779 il compagno Loris Capirossi. Terzo John Hopkins (Suzuki, a 0"862) davanti a Valentino Rossi staccato di 0"920. Marco Melandri e' incappato in un'innocua scivolata ed ha concluso decimo, a 1"710 da Stoner. Nella 1/a sessione, con pista sporca, il piu' veloce era stato Edwards con la Yamaha (1'57"422).

Berdych in semifinale

E' il ceco Tomas Berdych, 5-7 6-3 6-0 nei quarti contro lo svedese Robin Soderling, il primo semifinalista del Masters Series di Montecarlo. Numero 10 del seeding, Berdych ci ha messo un po' per carburare e avere ragione del tonico avversario.
La vittoria, splendida per come è arrivata, è giunta al terzo set dopo la rincorsa nelle prime due partite. Tanta sofferenza per Berdych nella prima ora di partita dove lascia sempre il pallino del gioco in mano a Soderling che vince il primo set segnando il break decisivo chiudendo così sul 7-5.
Fra la prima e la seconda partita sono 5 i giochi consecutivi in favore dello svedese che conduce 3-0 nel secondo set. Sembra in fase calante Berdych che, però, da qui, fa partire la sua incredibile rimonta.
Doppia l'avversario nel computo dei game conquistati di fila (saranno dodici alla fine), chiude il secondo set 6-3 e va a stravincere 6-0 il terzo in cui, va detto, Soderling non c'è più. Ora, in semifinale, il ceco aspetta il vincente fra Kohlschreiber e Nadal.

Messi è il nuovo Maradona

MADRID - Dodici secondi di gloria per correre per mezzo Camp Nou con la palla attaccata al piede, scartare cinque avversari, centrare la rete ed entrare nella storia. Come il Maradona del nuovo millennio. Leo Messi è l'idolo del giorno in una Spagna estasiata e attonita che, messe da parte le polemiche sugli arbitri, da Madrid a Barcellona lo celebra come "El piè de Dios". E, nella ritrovata passione per il calcio-spettacolo saluta il 19enne calciatore blaugrana come "El pibe del Camp Nou", l'unico riuscito a replicare, nella semifinale di Coppa del Re contro il Getafe, lo storico gol segnato da Diego Armando Maradona all'Inghilterra al Mondiale '86. Al suo connazionale e mentore, il giovane Leo ha dedicato la sua straordinaria prodezza: «È stato bellissimo e ringrazio Dio. Lo dedico a Diego Armando Maradona, spero che guarisca presto». La stampa spagnola gli ha offerto un tripudio di elogi. "Leo Messi si veste da Maradona", titola a tutta pagina Marca, nel ricostruire quella manciata di secondi in cui si è ripetuta la storia: «60 metri percorsi (come El Pelusa), in 12 secondi (contro 10), 13 tocchi (per 12), 4 rivali e il portiere scartati (Maradona 5 e il portiere)». Mancano due confronti: Messi ha compiuto l'impresa a venti anni ancora non compiuti, ma in campionato spagnolo; Maradona di anni ne aveva 25, e stupì tutti in un quarto di finale dei Mondiali. Per Sport è Messi supercrack, per El Mundo Deportivo è "El piè de Dios", mentre AS si fa eco del commento dell'allenatore blaugrana Rijkaard: «Un gol che è un'autentica opera d'arte». Per El Pais è, semplicemente, "Un gol inumano". Ma lui, l'eroe del giorno ribattezzato il Maradona del XXI secolo, è comparso in conferenza stampa con il sorriso e l'umiltà di sempre, quasi spaventato per l'attenzione suscitata dalla sua impresa nel calcio mondiale. «Quando ho ricevuto la palla da Xavi ho solo pensato a correre avanti e cercare la porta e non mi è passato per la testa che potesse essere una giocata simile a quella di Maradona ha confessato candidamente Nell'area ho guardato Eto'o e stavo per passargli il pallone, ma poi ho visto che c'era un buco verso la porta e mi sono infilato per concludere».

Prova tv, due giornate ad Adriano per simulazione


MILANO, 19 aprile 2007 - Il giudice sportivo ha squalificato per due giornate Adriano (Inter) con la prova televisiva per simulazione nel corso della partita di ieri contro la Roma. Secondo il giudice, la caduta di Adriano "non è stata preceduta da alcun significativo contatto con il corpo del portiere avversario" e quindi "non è motivata la concessione del rigore". L'errore dell'arbitro è stato determinato "dal consapevole comportamento di Adriano che, come le immagini documentano, aveva preordinato la simulazione trascinando innaturalmente sul manto erboso il piede sinistro, alla ricerca di un contatto con il corpo del portiere, in concreto non ottenuto".
RICORSO IMMEDIATO - In un comunicato l'Inter ha fatto sapere che procederà a un ricorso d'urgenza. "F.C. Internazionale - si legge in una nota - comunica che sarà proposto ricorso d'urgenza in merito alla squalifica per 2 giornate di campionato inflitta oggi ad Adriano dal Giudice Sportivo con l'utilizzo della prova tv".
GLI ALTRI - Tra le altre decisioni importanti la squalifica (sempre con la prova tv) di Behrami (Lazio) per un turno e l'"assoluzione" di Sammarco del Chievo, che era stato espulso dal direttore di gara. Per il resto il Giudice ha inflitto tre giornate a Morello (Messina), due a D'Aversa (Messina), una a Bellini (Atalanta), Zauri (Lazio), Portanova, Bertotto, Molinaro (Siena), Accardi, Quagliarella (Sampdoria), Mancini, Mexes, Pizarro (Roma), Bianco (Cagliari), Foglio, Melara (Ascoli), Galante, Morrone (Livorno), Figo (Inter), Parisi, Pestrin (Messina). Tra le società ammende ad Ascoli (5.000 euro), Roma (2.000 euro), Cagliari, Reggina (1.500 euro), Inter (1.000 euro). Tra i dirigenti squalifica per un turno e ammenda di 2.000 euro per Melli (Parma).

Sospesi Paparesta, Bertini


19 aprile 2007 - Il presidente del'Aia, Cesare Gussoni, ha disposto la sospensione cautelare di sette arbitri e due assistenti alla luce degli avvisi di conclusione delle indagini preliminari emessi dalla procura di Napoli. Gli arbitri sospesi sono: Paolo Bertini, Stefano Cassarà, Antonio Dattilo, Marco Gabriele, Gianluca Paparesta, Tiziano Pieri e Salvatore Racalbuto. I due assistenti sono Marcello Ambrosino e Duccio Baglioni.

giovedì 19 aprile 2007

Atp Montecarlo: Nadal ai quarti


MONTECARLO, 19 APR-Nadal accede ai quarti del torneo Atp di Montecarlo battendo il belga Vliegen per 6-1, 6-1. Passano anche Ferrero, Gasquet e Kohlschreiber. Ferrero (n.16) ha invece battuto il russo Andreev per 6-3, 6-3, mentre il francese Gasquet (n.11) ha sconfitto il croato Ljubicic (n.7) per 6-3, 6-7 (5/7), 7-5. Infine il tedesco Kohlschreiber ha battuto lo spagnolo Garcia Lopez per 5-7, 7-6 (7/4), 7-6 (7/4). I quarti: Federer-Ferrer, Ferrero-Gasquet, Nadal-Kohlschreiber e Soderling-Berdych.

Pele', presto per valutare C. Ronaldo






LONDRA,19 APR- "E' ancora presto" per giudicare l'attaccante portoghese del Manchester United Cristiano Ronaldo un grande calciatore. E' l'opinione di Pele'. "Io penso - ha aggiunto - che comparare Cristiano ai grandi giocatori e' prematuro. Noi dobbiamo aspettare un po', vedere se in uno o due anni restera' allo stesso livello. Oggi e' un buon giocatore. Gioca molto bene in Inghilterra. Ma e' molto presto per farne il miglior giocatore del mondo. C'e Kaka' che gioca molto bene ed e' allo stesso livello".

Mancini: "Abbiamo il timore del tennista sul match ball"



Forse è meglio che l'inter abbia rimandato i festeggiamenti... così i giornali avranno modo di riempire ancora per una o due settimane i loro giornali..


"Speravamo di concludere il campionato imbattuti, questa sconfitta mi dà più fastidio in questa chiave che non per la festa rimandata. Nel primo tempo la Roma ha giocato sicuramente meglio di noi, nella ripresa ho visto un'ottima Inter, purtroppo non siamo riusciti a segnare ed è invece arrivato nel finale, in maniera piuttosto casuale, il gol del 2-1 di Totti. Forse ci è venuto un po' il braccio del tennista, che porta a sbagliare qualche match ball, ma il secondo tempo di oggi e quello col Palermo confermano che l'Inter è una grande squadra".Queste le prime parole di Roberto Mancini dopo la sconfitta dell'Inter con la Roma.

mercoledì 18 aprile 2007

Berlusconi: "Pronti 100 milioni per Ronaldinho"


Notizia di 4 ore fa....per tutti i tifosi milanisti speriamo di trovarci 2 regali: 1) sperare in martedì 24 aprile.. ( in bocca al lupo!!!) e 2) di trovare anche se in ritardo nell'uovo di pasqua Ronaldinho..


Il presidente ha confidato :MILANO, 18 aprile 2007 - “Ho messo da parte 100 milioni di euro per Ronaldinho”. Non può essere uno qualsiasi a sbilanciarsi in una dichiarazione così importante. Infatti la confidenza è di Silvio Berlusconi, presidente del Milan e primo sponsor di questa grande operazione a cui il club rossonero sta lavorando con evidente impegno ormai dalla scorsa estate.
L’AMMISSIONE - L’indiscrezione non arriva da ambienti calcistici. L’ex premier in questi giorni ha avuto un bel po’ di incontri politici. A prescindere dalla visita a Vladimir Putin. E in una di queste conversazioni ufficiali s’è lasciato andare sull’amato tema calcistico e ha fatto la significativa ammissione, sorprendendo non poco i suoi interlocutori, appassionati di calcio ma non al punto da preventivare un investimento per molti versi sbalorditivo.
IL BUDGET - Proviamo, allora, a dare una lettura più tecnica dell’esternazione del numero uno rossonero. Va messo nel conto che Ronaldinho già guadagna 8 milioni di euro netti all’anno al Barcellona. E chiede un aumento. Ipotizziamo, allora, che il Milan gli offra nove milione netti a stagione. Al lordo, quindi diventano diciotto. Se poi moltiplichiamo per cinque anni questa cifra, solo d’ingaggio s’arriva a un investimento di novanta milioni di euro. Quindi quanti soldi resterebbero per il Barcellona? Non pochi secondo questi calcoli: solo 10 milioni. Allora il Milan sarebbe costretto a fare delle cessioni per finanziare questo clamoroso ingaggio? E’ un’ipotesi. Ma va anche detto che l’ingaggio di un giocatore viene ammortizzato a bilancio sulle varie stagioni per il quale viene messo sotto contratto. Quindi è verosimile pensare che il proprietario del Milan ha messo i preventivo di accontentare il Barça (che valuta il brasiliano almeno 60 milioni di euro) senza impoverire l’attuale rosa di Carlo Ancelotti. Al contrario.
IL BLITZ - In ogni caso il Milan deve fare i conti con la volontà del club catalano e delle sue scelte strategiche per la prossima stagione. In quest’ottica saranno importante le prossime settimane. Molto dipende, infatti, dall’esito della trattativa di Ronaldinho con il suo attuale club per rinnovare il contratto ora in scadenza nel 2010. A giorni nella città catalana è previsto l’arrivo di Roberto Assis, fratello-agente, che negli ultimi tempi ha mandato chiari segnali di attenzione al club rossonero. Evidentemente il corteggiamento rossonero ha già prodotto i suoi effetti. Adriano Galliani s’è mosso per tempo, anche se con cautela: non vuole indispettire un club amico come il Barcellona...
LA COLONIA - Comunque sia in casa milanista sono in tanti a tifare per il felice esito dell’ambiziosa operazione. Più di tutti i campioni brasiliani che già vestono la maglia rossonera: Kaka e Ronaldo. Anche loro hanno speso più di una parola in pubblico (ma soprattutto in privato...) per invogliare la stella di Porto Alegre a compiere quest’importante passo. Adriano Galliani in questi giorni è concentrato sul doppio sprint Champions-campionato, ma a breve tutte le attenzioni saranno per Ronaldinho. Lo vuole Berlusconi.

Il Genoa è inarrestabile


GENOVA, 17 aprile 2007 - Il Genoa vince ancora. Per la quinta volta consecutiva. Batte il Vicenza 2-0 senza scintillare, con gol di Carobbio e Gasparetto. Uno per tempo. Gasperini festeggia così nel modo migliore le 100 panchine in serie B. Il successo odierno è stato più sofferto di quanto dica il risultato: il Vicenza nel primo tempo ha giocato bene, sfiorando la rete a più riprese. Ma proprio per questo la vittoria assume il valore di una prova di maturità per Di Vaio e compagni, che hanno saputo incamerare i tre punti anche in una giornata difficile, e contro un avversario che poteva essere sottovalutato, specialmente in vista della Juventus. Invece, il turnover è andato a buon fine, e il Napoli è tenuto a distanza. Il Vicenza è stato sfortunato ma sprecone nel primo tempo, e nella ripresa ci ha messo l'anima, ma ha creato pochino. La prestazione della squadra di Gregucci (oggi in tribuna squalificato) è stata comunque confortante al cospetto di un avversario più forte.
PRIMO TEMPO - Divertente. A sorpresa gioca meglio il Vicenza. Che parte forte, senza nessuna pressione addosso, e punge spesso e volentieri grazie al moto perpetuo di Schwoch, vecchio bucaniere dell'area di rigore, che gioca sempre sul filo del fuorigioco mettendo in difficoltà la retroguardia di Gasperini, priva di De Rosa e Criscito (buono solo per l'ultimo quarto d'ora). I veneti vanno vicini al vantaggio con Zeytulaev, che calcia appena fuori l'interno destro a centroarea sul suggerimento dalla fascia destra di Foti, abile in rifinitura. Il Genoa stenta a sviluppare gioco, soffre l'assenza di Rossi (in panchina) sulla destra, e l'inferiorità numerica a centrocampo con gli esterni del tridente (Leon e Di Vaio) costretti a continui ripiegamenti. Dalla mezz'ora i padroni di casa crescono: Galeoto invovina un passaggio filtrante in area dalla destra per Di Vaio, che spedisce di sinistro a lato da buona posizione. Poi arriva il gol di Carobbio, il primo di questo campionato con il Genoa del centrocampista ex Reggina. Lo segna con una punizione potente dal limite dell'area che non lascia scampo a Zancopè. Il Vicenza reagisce subito. Schwoch si procura e poi dilapida due occasioni in contropiede: prima spreca concludendo altissimo, poi è bravo Rubinho a respingere il suo tocco ravvicinato in uscita bassa. Squadre al riposo sull'1-0, risultato ingeneroso per il Vicenza.
LA RIPRESA - Il ritmo di gara cala. Dopo i primi 5' di forcing biancorosso il Genoa gestisce il vantaggio, riducendo al minimo i pericoli, facendo possesso palla. Giostra soprattutto in orizzontale, attento a non scoprirsi. Bravo Leon, il migliore in campo, che conquista punizioni una dietro l'altra, ispirato e in eccellente condizione fisica, che gli consente di farsi tutta la fascia destra. È proprio il sudamericano a sfiorare l'eurogol dopo una percussione centrale culminata in un sinistro potente finito a lato di un soffio. Il Vicenza attacca, generoso, ma poco incisivo, ed è il Genoa a trovare il raddoppio. Sventola sottomisura di Coppola, la solita bussola in mezzo al campo, Zancopè si supera nella respinta, ma non può nulla sul tap in di Gasparetto. Quinto gol del centravanti e gara chiusa. Il Genoa non si ferma più, e si conferma seconda forza del campionato.

Juve frenata dal Rimini


TORINO, 17 aprile 2007 - All'Olimpico di Torino una delle migliori Juventus della stagione non va oltre lo 0-0 col Rimini ma esce tra gli applausi, potendo guardare allo scontro diretto col Genoa consapevole dei propri mezzi. Anche perché per tutta la ripresa ha giocato in 10, ma non ha mai rinunciato a martellare la difesa di un attento Rimini.
HANDANOVIC SUPERLATIVO - Primo tempo come da copione. Con la Juve subito aggressiva, magari inizialmente non piacevolissima nel gioco ma sempre in grado di produrre la giocata decisiva con la fantasia del trio Camoranesi-Nedved-Del Piero. E con il Rimini che inizialmente soffre ma che poi acquista sicurezza, grazie innanzitutto a un Handanovic in serata superlativa e poi a un gioco veloce, a palla bassa e ben difesa, che a tratti crea qualche affanno alla difesa bianconera. Addirittura nella fase centrale del tempo i romagnoli sembrano in grado di controllare la gara. Poi però, con l'avvicinarsi dell'intervallo, la Juve torna a premere sull'acceleratore, e fioccano le occasioni: con Nedved più volte a tu per tu col portiere (fino a reclamare un rigore per atterramento da parte di un difensore) e con Del Piero, fino alla traversa di Trezeguet allo scadere.RIPRESA IN 10 - Si riprende con la Juve in 10 perché al rientro in spogliatoio le polemiche sul rigore negato a Nedved sono tutt'altro che sopite: Balzaretti esagera con l'arbitro e viene espulso, togliendo alla sua squadra la preziosa spinta sulla fascia sinistra che aveva offerto nel primo tempo. Ma la musica non cambia: il Rimini ci prova ma è la Juve a produrre le occasioni, impegnando a più riprese lo spettacolare Handanovic, che per esempio vola all'incrocio dei pali a deviare una magistrale punizione di Del Piero. Poi però sale la tensione, il gioco si incattivisce e la Juve perde di efficacia, fino a rischiare il clamoroso 0-1 quando Valiani non trova la porta da due passi. Ma poi è ancora Juve, che anche nel recupero è ancora a un soffio dal gol con Palladino: ma stasera la porta è proprio stregata

mercoledì 4 aprile 2007

SBK: STRANA DONINGTON


Domenica a Donington, in Gran Bretagna, si è disputato il 3° round del Mondiale Superbike.
Che si trattasse di una gara strana non lo si poteva certo intuire, anzi a guardare i pronostici e le prove si pensava che la vittoria in entrambe le manche fosse cosa scontata, già in mano al campione del mondo in carica, l’australiano della Ducati Troy Bayliss, con Toseland, attuale leader del campionato pronto a giocargli un brutto scherzo.
E invece nulla è andato come previsto. Bayliss cade in Gara1 dopo pochi giro riportando una grave ferita che lo costringerà a non prender parte a Gara2. Nel frattempo Toseland vince in Gara1 ma nella 2°manche, mentre poteva scappare in classifica, rompe il motore della sua Honda dando un forte scossone al campionato e riaprendo la lotta per il titolo.
La caduta che ha interessato il due volte campione del mondo si è rivelata molto grave poiché cadendo il mignolo della mano destra ha subito lesioni così gravi da far si che si decidesse per l’amputazione di 2 falangi del dito interessato. A noi non resta che augurare una pronta guarigione al pilota Ducati, anche se dovrebbe essere già in pista per Valencia.
Guarda il video della caduta di Troy Bayliss:


Gara1 vede, come detto, Toseland vincitore approfittando della scivolata del pilota Ducati. Nel frattempo Biaggi partito indietro, nonostante una non certo brillante partenza (cosa che viste anche le precedenti gare sembra necessitare di urgente correzione) che lo caccia nel bel mezzo del gruppone, recupera fino al terzo posto finale riuscendo a superare Haga, ma non il compagno di squadra del giapponese, Corser che chiude al secondo posto.

COSI’ AL TRAGUARDO
1° Toseland
2° Corser
3° Biaggi

In Gara2 Toseland scappa, ma dopo pochi giri è costretto al ritiro a causa di un guasto al motore, rischiando oltretutto di farsi centrare in pieno dal duo dei piloti Yamaha, Haga e Corser, e dallo stesso Biaggi che anche grazie ad una partenza migliore della prima si ritrova, usufruendo del ritiro dell’Inglese, 3° e in forte rimonta.
Infatti in poco tempo recupera il distacco dalle due Yamaha e in breve le sorpassa portandosi in testa alla corsa. Sembra poter scappare, ma gli altri non mollano, e soprattutto Haga sembra essere in grado di reggere senza problemi il ritmo imposto dall’Italiano. Così si arriva all’ultimo giro della corsa, Biaggi si difende bene, chiude gli spazi e Haga non passa, ma all’ultima curva del circuito, quando le posizioni sembravano ormai stabilite Biaggi arriva leggermente lungo, spalancando la porta e lasciando passare senza problemi il giapponese.
Un vero peccato perché con questo secondo posto Biaggi è ora 2° nella classifica generale, sempre guidata da Toseland, a 5 punti dal leader, che sono i punti persi all’ultima curva della corsa.

COSI’ AL TRAGUARDO
1° Haga
2° Biaggi
3° Corser

LA CLASSIFICA
1° Toseland (115 punti)
2° Biaggi (110 punti)
3° Haga (88 punti)