venerdì 20 aprile 2007

Messi è il nuovo Maradona

MADRID - Dodici secondi di gloria per correre per mezzo Camp Nou con la palla attaccata al piede, scartare cinque avversari, centrare la rete ed entrare nella storia. Come il Maradona del nuovo millennio. Leo Messi è l'idolo del giorno in una Spagna estasiata e attonita che, messe da parte le polemiche sugli arbitri, da Madrid a Barcellona lo celebra come "El piè de Dios". E, nella ritrovata passione per il calcio-spettacolo saluta il 19enne calciatore blaugrana come "El pibe del Camp Nou", l'unico riuscito a replicare, nella semifinale di Coppa del Re contro il Getafe, lo storico gol segnato da Diego Armando Maradona all'Inghilterra al Mondiale '86. Al suo connazionale e mentore, il giovane Leo ha dedicato la sua straordinaria prodezza: «È stato bellissimo e ringrazio Dio. Lo dedico a Diego Armando Maradona, spero che guarisca presto». La stampa spagnola gli ha offerto un tripudio di elogi. "Leo Messi si veste da Maradona", titola a tutta pagina Marca, nel ricostruire quella manciata di secondi in cui si è ripetuta la storia: «60 metri percorsi (come El Pelusa), in 12 secondi (contro 10), 13 tocchi (per 12), 4 rivali e il portiere scartati (Maradona 5 e il portiere)». Mancano due confronti: Messi ha compiuto l'impresa a venti anni ancora non compiuti, ma in campionato spagnolo; Maradona di anni ne aveva 25, e stupì tutti in un quarto di finale dei Mondiali. Per Sport è Messi supercrack, per El Mundo Deportivo è "El piè de Dios", mentre AS si fa eco del commento dell'allenatore blaugrana Rijkaard: «Un gol che è un'autentica opera d'arte». Per El Pais è, semplicemente, "Un gol inumano". Ma lui, l'eroe del giorno ribattezzato il Maradona del XXI secolo, è comparso in conferenza stampa con il sorriso e l'umiltà di sempre, quasi spaventato per l'attenzione suscitata dalla sua impresa nel calcio mondiale. «Quando ho ricevuto la palla da Xavi ho solo pensato a correre avanti e cercare la porta e non mi è passato per la testa che potesse essere una giocata simile a quella di Maradona ha confessato candidamente Nell'area ho guardato Eto'o e stavo per passargli il pallone, ma poi ho visto che c'era un buco verso la porta e mi sono infilato per concludere».

Nessun commento: